La gestione del rischio passa sempre più dalla capacità di monitorare gli aspetti ESG, oggi considerati fondamentali per l’accesso ai mercati e ai capitali.
In questo scenario, quindi, la Due Diligence ESG si è affermata come uno strumento essenziale per valutare la sostenibilità e i rischi reputazionali legati a clienti, fornitori e partner commerciali.
Quando a condurre l'attività di Due Diligence ESG è una società investigativa, senza accesso diretto ai documenti interni dell’azienda target, il processo si fonda esclusivamente su fonti aperte (OSInt), ma può ugualmente produrre un output solido, coerente e conforme alle finalità regolamentari.
Secondo l'OECD Due Diligence Guidance for Responsible Business Conduct, le imprese dovrebbero adottare un approccio proattivo per identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi potenziali o reali lungo tutta la catena del valore.
Anche la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) - approvata formalmente nel 2024 - impone obblighi stringenti alle grandi imprese europee e ai loro fornitori per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani, dell’ambiente e della governance etica.
In assenza di accesso diretto ai documenti aziendali, la due diligence ESG investigativa si concentra su un’attenta analisi di fonti pubbliche, banche dati professionali e registri ufficiali, oltre che su strumenti di intelligence reputazionale.
Le fasi del processo
La prima fase consiste nella mappatura del perimetro operativo dell’azienda target: struttura societaria, sedi, codici ATECO, controllate o partecipazioni, eventuali esposizioni estere. Da qui si passa alla raccolta di evidenze ESG per ciascuno dei tre pilastri:
- Ambientale (E)
- Sociale (S)
- Governance (G)
secondo tecniche e metodologie di ricerca di informazioni e svolte da professionisti di intelligence.
L’output
Il report finale deve offrire un quadro chiaro del profilo ESG dell’azienda, con:
- un Executive Summary con indicatori di rischio;
- una mappa dei rischi ESG;
- un elenco di red flags rilevate;
e con indicazione delle fonti consultate.
Questa modalità investigativa consente di integrare la due diligence con una visione reputazionale e strategica, particolarmente utile per aziende soggette a processi di selezione fornitori in filiere sostenibili o a controlli ex D.Lgs. 231/2001 in materia di corruzione e reati ambientali.
In definitiva, anche operando con sole fonti pubbliche, Argo può contribuire in modo sostanziale alla prevenzione dei rischi ESG, offrendo al committente strumenti decisionali e documentali robusti, e in linea con le principali best practice internazionali.